11.3.20

Catanzaro sgominata banda con giro di prostituzione e matrimoni combinati Tra gli indagati anche un poliziotto

La squadra mobile di Catanzaro, con il coordinamento della Procura del capoluogo calabrese, ha smantellato un'organizzazione a delinquere al cui vertice c'erano due coniugi italiani e una cittadina cinese.

Fa ottenere il rilascio dei permessi di soggiorno, principalmente a cittadini cinesicomminando matrimoni o finte convivenze con italiani che si si sarebbero prestati a questo scopo per denaro, somme che si aggiravano tra i mille e i duemila euro.
È quanto hanno scoperto gli uomini della Squadra Mobile di Catanzaro che hanno indagato su quella che definiscono come “una vera e propria struttura organizzata” che si sarebbe preoccupata di far ottenere i permessi ai cittadini stranieri e che oggi ha fatto scattare l’operazione non a caso chiamata in codice “Lucciole e Lanterne”.
Con due diverse ordinanze cautelari, in sette sono così accusati di appartenere ad una associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso l’organizzazione di matrimoni di comodo e la produzione di altra documentazione falsa; ad altre quattro persone, invece, si contesta il favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Le misure cautelari - per cinque indagati sono stati disposti gli arresti domiciliari e per sei l’obbligo di dimora nel comune di residenza - costituiscono l’epilogo di un’attività investigativa avviata dopo la segnalazione di alcune pratiche sospette da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che segnalava l’utilizzo di certificazioni riportanti lo stesso numero di protocollo e quindi ritenute false.
La tesi degli investigatori, insomma, è che a capo del gruppo vi fosse due coniugi italiani e una cittadina cinese. In particolare, quest’ultima avrebbe avuto il compito di reclutare i suoi connazionali, che in mancanza di altri requisiti leciti, erano interessati a rinnovare il titolo di soggiorno in modo fraudolento. I coniugi italiani, ritenuti stretti collaboratori della cinese, si sarebbe occupati invece di individuare i soggetti disposti a “formalizzare” un matrimonio o una convivenza con soggetti in realtà sconosciuti, dietro la promessa di ottimi e facili guadagniI presunti promotori dell’attività, oltre all’assistenza logistica, si sarebbero preoccupati anche di organizzare il matrimonio e garantire così agli stranieri tutti i vantaggi che ne derivavano. Loro ne avrebbero tratto invece dei cospicui guadagniNel prosieguo delle indagini emergerebbe anche la...... 
a seguire i nomi degli indagati
figura di un poliziotto in servizio presso la Questura di Catanzaro, sul quale sono stati eseguiti scrupolosi approfondimenti che farebbero emergere un suo coinvolgimento nella gestione e sfruttamento di un giro di prostituzione di donne di diverse nazionalità, alle quali venivano procacciati clienti e messe a disposizione strutture ricettive o appartamenti, con il coinvolgimento di altri indagati, garantendo immobili utilizzati poi per la prostituzione e portando a contestargli il favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le indagini svolte dalla Mobile sono state eseguite sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria (diretta dal Procuratore Capo Nicola Gratteri) e dirette dagli Aggiunti Vincenzo Capomolla e Giancarlo Novelli ed i Sostituti Debora Rizza e Graziella Viscomi.

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