«Era una famiglia normale». Cominciano così molte storie che poi finiscono in modi atroci, tragicamente inaspettati, inaspettatamente tragici. Un modo per spiegare, provarci, il gioco più grande del destino, se davvero esiste, che ieri pomeriggio ha sconvolto Santo Stefano di Camastra.
Partecipata e commossa assemblea stamane nella scuola frequentata da Alessandra Mollica, la 14enne trovata impiccata, sabato sera, accanto alla madre 40enne, Mariolina Nigrelli, nella casa di campagna di Santo Stefano di Camastra, nel Messinese. (Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta del Sud) Ricordata la ragazza che frequentava la terza media e si preparava agli esami. Alunni e docenti del Liceo artistico regionale "Ciro Michele Esposito" con scuola media annessa di Santo Stefano di Camastra si sono ritrovati nel cortile della scuola. «Era una ragazza molto brillante nello studio, una delle più brave, un po' introversa, ma serena», racconta la vice preside Valeria Gerbino che aveva visto Alessandra venerdì scorso. «Certo il lockdown aveva lasciato il segno, come in tutti, ma lei aveva da poco consegnato i lavori e si stava preparando agli esami». Racconta che la ragazza era molto portata per l’arte, amava il disegno tanto da aver scelto di proseguire gli studi nella stessa scuola con indirizzo artistico anche per le superiori. Ai professori il difficile compito di sostenere i ragazzi nell’affrontare una tragedia simile: «Ci facciamo forza uno con l’altro, abbiamo chiesto al sindaco di attivare un supporto psicologico e dovrebbe arrivare a breve».
Intanto, è prevista per domani l’autopsia sulle salme della 40enne Mariolina Nigrelli e della figlia Alessandra, di soli 14 anni, trovate impiccate sabato sera, l’una accanto all’altra. I carabinieri, coordinati dalla procura di Patti, stanno proseguendo gli accertamenti per avere un quadro completo e ricostruire l’ultima giornata di madre e figlia. Sul tavolo della cucina è stata trovata la lettera di addio della donna, nella quale manifestava l’intenzione di portare con sé la ragazza. «Porto via con me Alessandra», ha scritto la mamma. Dalla lettera emergerebbe il momento di disagio anche psicologico e di sofferenza che la donna stava attraversando. Per il momento la pista dell’omicidio-suicidio resta la privilegiata da parte degli investigatori che proseguono le indagini. A trovare i corpi era stato il marito, Maurizio Mollica: era andato a cercare la moglie che era uscita per andare a prendere la figlia, ma non era più tornata; anche dal telefono non arrivava nessuna risposta. Si era quindi recato nella casa di campagna facendo la terribile scoperta. Alcune risposte che ancora mancano su questa tragedia potrebbero arrivare l’autopsia.
«Era una famiglia normale, sempre uniti, questa ragazza poi aveva un bellissimo sorriso ed era spesso allegra». Cosi padre Calogero Calanni, parroco della Chiesa San Nicolò di Bari di Santo Stefano di Camastra, ricorda Alessandra 14 anni e la madre Marioina Nigrelli, trovate impiccate nella loro........
casa a Santo Stefano di Camastra. «La ragazza .- ha aggiunto - era socievole ed integrata nella società, non aveva particolari problemi con i coetanei e non era emarginata. Venivano spesso in chiesa, ma da quando c'è il covid 19 , probabilmente per paura c'erano sempre meno, da parecchio non li vedevo. Questa pandemia ha anche reso complicati i rapporti».La comunità, che nella dimensione misurata di un paese piccolo sa di famiglia. Di una famiglia come tante altre, semplice, a suo modo (ognuno ha il suo) integrata nel tessuto sociale. Simbiotica. Sempre insieme, tutti e tre, ovunque e comunque, i social sono testimoni di gesti dedicati alla devozione. Reciproca e triangolare.Papà operaio, mamma casalinga e una figlia, un'unica figlia. Su cui riversare ogni attenzione, dalla quale allontanare ogni attenzione. Un senso di protezione nei confronti di un mondo che spesso è leggero nel valutare certe fragilità, che non ha gli strumenti o, semplicemente, non può immaginare.Un sabato di ripresa e di resa quello stefanese. Quando la notizia ha cominciato a circolare, solo sgomento nel pensare a chi avevi visto appena qualche ora prima, affaccendata nelle solite cose giornaliere. E magari ci avevi pure parlato, l'avevi sentita “lottare” per quei pezzi d'anima di tutte le mamme: i figli.
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