Nel primo pomeriggio di oggi un uomo è deceduto nel Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. La persona deceduta era ricoverata da qualche giorno nel reparto di pneumologia del nosocomio. E’ la quarta vittima per il coronavirus in riva allo Stretto e con i decessi della provincia di Cosenza porta a 11 il bilancio dei morti in Calabria.
Nona vittima
Una donna di 57 anni, originaria di Corigliano-Rossano, è morta questa mattina all’ospedale di Cetraro dopo essere risultata positiva al Coronavirus.La stessa era ricoverata nella struttura sanitaria da qualche giorno. Si tratta del secondo decesso della giornata in Calabria, dopo il 75enne di San Lucido. Salgono a nove, dunque, i decessi in Calabria causati dal Covid-19. E’ la seconda vittima tra i cittadini del centro del Tirreno cosentino, uno dei sei comuni “chiusi” nella Regione, e l’ottava in Calabria.
Catanzaro un dipendente del supermercato Coop. A dare l’annuncio la società Az che comunica la chiusura del punto vendita di via G. da Fiore. “Esprimiamo massima solidarietà̀, non ha mai accusato nessun sintomo collegato al coronavirus (rinorrea, mal di gola, tosse, febbre e difficoltà respiratorie). Tuttavia, posto a controlli di routine, è risultato essere positivo asintomatico”. “Immediatamente – fanno sapere - dopo aver ricevuto la notizia, la società̀ ha predisposto la chiusura del punto di vendita al pubblico, avviando tutte le procedure di tutela previste dalle attuali norme, tra le quali le attività̀ di sanificazione degli ambienti di lavoro (area vendita, spogliatoi, uffici, bagni, depositi e laboratori), attraverso una società̀ certificata e specializzata del settore”. “Contestualmente – informano - i nominativi dei cinque colleghi da lui segnalati, che hanno avuto “un contatto stretto e ravvicinato per un tempo superiore a 15 minuti” sono stati immediatamente comunicati alle autorità̀ sanitarie per effettuare i relativi controlli e posti in quarantena”.
“È utile precisare – aggiungono - che le mansioni del collaboratore non prevedono un contatto diretto, stretto e ravvicinato con il pubblico e che egli ha sempre lavorato con le dotazioni previste dalle normative vigenti (mascherina, guanti e sanificazione frequente delle mani) così come testimoniato dalle ultime visite ispettive degli organi di controllo. Il supermercato riaprirà̀ al pubblico mercoledì̀ 25 marzo, osservando i consueti orari di lavoro e garantendo come sempre i massimi standard di sicurezza ai clienti e ai lavoratori”.
Un centinaio persone bloccati a Villa San Giovanni (RC) senza poter traghettare in Sicilia
Si tratta di cittadini residenti in Sicilia, tra le quali anche una ventina di minorenni, che cercavano di raggiungere le loro abitazioni. Tra loro, secondo quanto si apprende, operai che lavoravano al Nord e si sono trovati senza lavoro e senza casa per effetto della chiusura delle fabbriche disposta dal governo, ma anche un gruppo familiare di etnia rom che ha la residenza in Sicilia. Tutti sono stati controllati dalle forze dell’ordine che, in assenza di una delle cause giustificative tassativamente previste dal governo, li hanno bloccati in attesa che l’autorità decida in merito. A sbarrare la strada anche le ordinanze della Regione Sicilia e del sindaco di Messina. Nel frattempo i siciliani rimasti bloccati in Calabria hanno dato vita a........
una manifestazione che sta rallentando a singhiozzo il traffico di camion diretti in Sicilia.
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