Il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirli’, nelle prossime ore, dovrebbe adottare e firmare un’ordinanza che prevede il “coprifuoco” dalle ore 24 alle 5, la didattica a distanza (Dad) nelle scuole medie e nelle scuole superiori (mentre resta in presenza in asili e scuole elementari), limitazioni alle visite negli ospedali, nelle strutture sanitarie e nelle residenze sanitarie assistite (Rsa), ed inoltre la sospensione delle visite specialistiche non urgenti.
Il presidente della Regione Calabria Nino Spirlì sta per emanare un'ordinanza che dovrebbe entrare in vigore da lunedì e che prevede misure restrittive per tutti i cittadini per due settimane, a causa dell'aumento dei contagi da Covid-19 degli ultimi giorni (187 oggi e 136 ieri, record assoluti anche rispetto alla prima fase della pandemia) e per evitare l'avanzata del virus, tra le quali la didattica a distanza per le scuole medie e superiori e il coprifuoco nelle ore notturne. Al momento nessuna conferma ufficiale ma il presidente della Regione facente funzioni Nino Spirlì, ha anticipato i contenuti dell'ordinanza in un audio messaggio inviato, secondo quanto si apprende, a sindaci e consiglieri regionali. Spirlì sta anche facendo un giro di consultazioni per raccogliere ulteriori pareri dopo la Conferenza Stato Regioni di oggi prima di per firmare l'ordinanza. L'ordinanza dovrebbe prevedere il fermo notturno dalle 24 fino alle 5 del mattino per tutta la popolazione calabrese. Per le scuole sarebbe prevista la didattica a distanza negli istituti superiori e alle medie; niente cambierà per le elementari e all'infanzia.
La situazione “è sotto controllo, non ci sono emergenze e gravità, chiaro che bisogna assolutamente agire per contenere l’aumento costante dei contagi, mi sto confrontando con le forze politiche, i sindaci e i prefetti”. Invita alla calma e a usare le parole giuste, Nino Spirlì, a capo della regione Calabria, dopo la scomparsa della presidente Jole Santelli. Intervistato dall’Adnkronos il leghista spiega che ci sarà “un breve periodo di restrizioni non punitive della vita sociale, quasi un consiglio comportamentale ai miei concittadini calabresi, che le regole le rispettano e le hanno rispettate nella prima ondata”. Spirlì ha parlato più volte anche con il ministro della Salute, Roberto Speranza: “Ci siamo sentiti ieri a lungo e ci risentiamo oggi”. Ma nega ipotesi di chiusure totali, di coprifuoco: “E’ – quella del coprifuoco – una parola che non mi piace, che mi urta, in Calabria non c’è coprifuoco, perché non c’è guerra, ci saranno limitazioni, magari spalmate nelle 24 ore, e nei posti, ma si tratta solo di limitazioni”. ci sono situazioni a rischio, penso alla scuola, non alle aule, ma ai ragazzi che si assembrano fuori dagli istituti, io stesso ieri mi sono fermato e ho invitato degli studenti a indossare le mascherine, alcuni neanche l’avevano nello zainetto, erano usciti senza di casa”. “Questo – sottolinea – mi preoccupa”. “Spero che questi 15 giorni di vicinanza in famiglia – dice riferendosi alle due settimane di didattica a distanza in cantiere – possano costituire l’occasione per parlarsi a casa di questo“. Tra le misure all’orizzonte anche lo stop alle visite negli ospedali e nelle Rsa: “Dobbiamo tutelare le fasce più deboli”. “Le cose – dice il leghista – è meglio farle adesso, per vedere come si rallenta il contagio, piuttosto che aspettare il periodo natalizio, ad esempio, quando limitazioni più estreme potrebbero mettere a rischio altre categorie di lavoratori, che rischiano di lottare con la fame”. “Anche la .....
protezione sarà coinvolta, ci daranno una mano anche loro, ma voglio che le parole commentino i fatti, non è questo il momento di parlare prima di fare le cose, prima facciamo le cose e poi le comunichiamo”, ci tiene a precisare Spirlì.

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