5.11.20

In continua salita i positivi in calabria oggi sono + 358 ieri erano 262 quasi 100 in più I numeri parlano chiaro i posti letto che non ci sono .... pure

 Numeri che aumentano sempre di più mentre i posti letto per i nuovi pazienti in terapia intensiva sono saturi (Principale motivo del perchè la Calabria da domani diventa zona rossa) +358 siamo a quasi 100 in più di ieri esattamente 96.I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza: 85, Catanzaro 77, Crotone 4, Vibo Valentia 7, Reggio Calabria 185. 


Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 5 novembre: 34.505 nuovi casi e 445 morti

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

 Cosenza: CASI ATTIVI 1.353 (89 in reparto; 4 in terapia intensiva, 1260 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 666 (618 guariti, 48 deceduti).

Catanzaro: CASI ATTIVI 670 (48 in reparto; 5 in terapia intensiva; 617 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 358 (319 guariti, 39 deceduti).- 

Crotone: CASI ATTIVI 162 (8 in reparto; 154 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 161 (155 guariti, 6 deceduti).

Vibo Valentia: CASI ATTIVI 93 (7 ricoverati ,86 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 125 (118 guariti, 7 deceduti).

Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1.699 (65 in reparto; 2 in terapia intensiva; 1.632 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 768 (741 guariti, 27 deceduti).

- Altra Regione o stato estero: CASI ATTIVI 267 (267 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 128 (127 guariti, 1 deceduto).

In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 286.339 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 289.361 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).Le persone risultate positive al Coronavirus sono 6.450 (+358 rispetto a ieri), quelle negative 279.889.


C'è preoccupazione, ma anche voglia di far sentire in qualche modo la propria voce, tra le categorie del commercio e dei servizi, ma anche tra i cittadini, alla vigilia dell'entrata in vigore della zona rossa in Calabria.
    Nessuno nega la fragilità del sistema sanitario regionale, ma da Catanzaro a Reggio e Cosenza, senza escludere le altre città grandi e piccole della regione, è palpabile la delusione per una decisione che molti non hanno accettato e che aggiunge ulteriore incertezza.
    Solito traffico di auto, file davanti agli sportelli delle banche e delle Poste centrali e normale via vai mattutino ma non è un giorno come gli altri nel capoluogo di regione. "Cosa è stato fatto - dice il titolare di un negozio di abbigliamento di corso Mazzini, il 'salotto buono' di Catanzaro - da quelli che he avrebbero dovuto occuparsene per dotare le strutture ospedaliere dei posti, letto della strumentazione e del personale. Questa chiusura rappresenterà per noi il colpo definitivo". "Si parla, si parla - concorda un avventore, ma di concreto però, non è stato fatto nulla".
    Preoccupazioni che non diminuiscono alla cassa di una bar-ristorante poco lontano dove fa bella mostra di sé il menu del giorno. "Per oggi siamo aperti regolarmente - dice la ......

cassiera - ma da domani si potrà lavorare solo con l'asporto.
    Certo con la chiusura di molti uffici e il ritorno massiccio allo smartworking, non c'è tanto da ben sperare".
    A qualche centinaio di metri, sulle panchine del giardinetti, c'è il solito crocicchio di pensionati. "E' una vergogna - dice uno di loro più accalorato che ottiene il consenso degli altri - siamo stati trattati allo stesso modo di regione del Paese dove i contagi sono alle stelle. E non è giusto per la nostra debole economia".
    Situazioni che si ripetono anche a Reggio Calabria, dove la rabbia si coglie sui social e c'è chi sta pensando di manifestare pubblicamente la propria contrarietà, e a Cosenza divisa tra chi mostra amarezza per la nuova chiusura e chi ammette la difficoltà del settore sanitario

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