14.3.20

Andrà tutto bene! Il riscoprirsi Italiani da Nord a Sud dal balcone il canto della resistenza al coronavirus


Gli Italiani chiusi in casa - talvolta perfino con la suocera - si sono dati appuntamento via web per dire tutti insieme che Ce la faremo e che Andrà tutto bene. Ecco allora, dalle finestre e dai balconi, l’esibizione dello spirito di collettività nazionale e della fiducia nell’Italia che da Nord a Sud, dai palazzi o dai grattacieli borghesi ai caseggiati popolari, diventa virale anzi controvirale o meglio: vitale. Chi appende il tricolore sulla balaustra. Chi canta “l’Italia chiamò,” e dall’altra parte gli viene risposto con un applauso e con altri pezzi dell’inno nazionale.  bimbi che cantano Mameli con nonni e genitori e in queste immagini dell’Italia al tempo della guerra al Coronavirus c’è la smentita di tanti cliches affibbiati tradizionalmente al nostro Paese. Quelli che ci dipingono indifferenti e allergici al sacrificio, insensibili a sentirci una nazione e a cantare il suo inno tutti insieme. Magari inframmezzandolo magari, come è accaduto a Napoli, con ‘O surdato ‘nnammurato o, come è avvenuto nel rione popolare salernitano chiamato Europa, ‘O sole mio che non a caso secondo svariati studiosi potrebbe essere il vero inno italiano. Anche  tanti catanzaresi  hanno partecipato al rito della “bandiera della speranza”, affacciandosi a finestre e balconi e intonando a squarciagola Fratelli d’Italia ma anche pezzi più moderni o suonando strumenti musicali: tra i pezzi più gettonati, oltre all’inno nazionale, “Viva l’Italia” di De Gregori, “Azzurro” di Celentano e “Il cielo è sempre più blu” di Gaetano, così come non sono mancati brani della tradizione calabrese o meridionale come “Brigante se mora”. Sui social, poi, molti catanzaresi hanno postato i video delle loro esibizioni. Su molti balconi, di abitazioni provate ma anche di....... enti come la Camera di Commercio di Catanzaro, sono poi comparsi i tricolori e gli ormai famosi striscioni con la scritta #andrà tutto bene.

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