3.2.21

L'incredibile fine del clochard calabrese che possedeva oltre 100 mila euro, una pensione, 2 furgoni ma è morto di freddo nella gelida Milano.

 E’ STATO trovato senza vita giovedì scorso dagli agenti della Polfer in stazione Garibaldi, a Milano, ma quel clochard coperto di stracci era in realtà piuttosto facoltoso.  gli hanno trovato addosso documenti bancari di due depositi da quasi 100mila euro, insieme a investimenti in titoli azionari del valore di 19mila euro. Aveva una casa in Calabria, due furgoni con tanto di assicurazione pagata e una pensione da 750 euro che riceveva dalla Germania, dove aveva lavorato in passato. 


Secondo il racconto del Corriere della Sera, gli investigatori gli hanno trovato addosso documenti bancari di due depositi da quasi 100mila euro, insieme a investimenti in titoli azionari del valore di 19mila euro. Aveva una casa in Calabria, due furgoni con tanto di assicurazione pagata e una pensione da 750 euro che riceveva dalla Germania, dove aveva lavorato in passato. L’uomo, 73 anni da compiere quest’anno, avrebbe potuto condurre una vita dignitosa ma ha deciso comunque di diventare “un fantasma”, rinnegando la sua famiglia, e di soccombere al freddo. Gli agenti della Polfer l'hanno trovato morto, per il freddo e varie patologie, in una capanno improvvisato con teli e cartoni nell'ex rampa di carico per le automobili alla stazione di Porta Garibaldi a Milano. Umberto Quintino Diaco, 75 anni, è stato trovato nel pomeriggio di giovedì e, dalle indagini è emersa una storia quasi incredibile, come riportato da Il Corriere della Sera. Nato il 5 maggio del 1945 a Paludi, alle pendici della Sila, aveva lasciato la Calabria a soli 17 anni. Fuggito da ..............

casa, racconta al quotidiano la sorella Chiarina, rinnegando la famiglia e sparendo per sempre: «Lo abbiamo cercato, non ha mai voluto farsi ritrovare».

Nessun commento:

Posta un commento